Rachele Didero e il potere dell’essere invisibili

Siamo abituati a non pensarci, a non farci attenzione, e a vivere la nostra vita guardati dall’ “Occhio del Grande Fratello”.
Camminiamo per strada, saliamo sui mezzi, postiamo foto sui social… involontariamente o meno, i nostri volti vengono continuamente intercettati da dispositivi senza nemmeno accorgercene. La cosa preoccupante è che nessuno sa che fine fanno i nostri dati biometrici, chi li userà e a che scopo.

L’innovazione di Rachele Didero

Da questa riflessione parte il lavoro della fashion designer Rachele Didero, la quale ha brevettato “Adversarial Knitted Textile”; si basa sulla creazione di fantasie che oltre ad abbellire e rendere unici i capi, proteggono chi li indossa dal riconoscimento facciale automatico. Tutto inizia con la collaborazione con il “Shenkar College”, dove si concentra sui volumi del corpo e il trasferimento di fantasie sulla maglia, senza compromettere l’efficacia.

Dopo mesi di ricerca, il risultato viene testato su YOLO, il più avanzato sistema di riconoscimento di oggetti in tempo reale, e dalla sua riuscita, nasce il brevetto in comproprietà col Politecnico nel 2021. Le stampe sono adversarial pattern (“immagini avversarie”), apparentemente astratte, ma in realtà in grado di confondere gli algoritmi dei dispositivi.

Con questa invenzione, i dati biometrici sono protetti, infatti i motivi permettono al volto di non essere rilevato, o addirittura lo associano a una categoria errata: per esempio, “animale” invece di “persona”, e quindi lo scartano. “In un mondo in cui i dati sono la più grande risorsa economica, Cap_able affronta la questione della privacy, aprendo la discussione sull’importanza della protezione dall’uso improprio delle telecamere di riconoscimento biometrico”. Con l’idea che ognuno di noi deve essere in grado di dare il consenso esplicito al trattamento dei loro dati, nel febbraio del 2021 fonda la start-up “Cap_able” , con i primi prototipi della collezione “Manifesto”. Questo è solo uno dei grandi passi che i giovani fashion designer stanno facendo per proteggere tutti noi dalla società in cui viviamo.
di Lucia Biagianti

Credits: Ph by Yamine Madani e Gerardo Sanchez, Workshop at Accademia Italiana.

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