Dopo una visita organizzata dall’università presso la sede milanese dell’Universal Music Group, ho potuto approfondire la complessità e le sfumature spesso oscure che animano il mondo delle case discografiche, dei manager e dei musicisti. Un universo complesso, in cui le logiche di potere si intrecciano a dinamiche non sempre trasparenti.
Ciò che più mi ha colpita, tuttavia, è stata la sensazione di profonda disillusione che traspariva dalle parole di uno dei produttori con cui abbiamo avuto modo di confrontarci. Una sfiducia che sembrava rivolta soprattutto all’ambiente discografico italiano, alle sue logiche interne, dove spesso le scelte dettate dal profitto finiscono per influenzare anche la direzione della musica che ascoltiamo.
In risposta a questo sentimento ho deciso di proporre uno sguardo alternativo, una piccola selezione di artisti che, a mio giudizio, incarnano una musica viva, autentica e necessaria. Non si tratta di una classifica né di una lista esaustiva, ma di cinque nomi che negli ultimi mesi hanno catturato particolarmente la mia attenzione. Ecco i loro nomi:
La musica italiana del futuro. Ecco i cinque artisti da ascoltare con cura
– Delicatoni

I Delicatoni sono un collettivo formato da quattro musicisti : Antonio Bettini, Smilian Jack Cibic, Giorgio Manzardo e Claudio Murru, originari di Vicenza. Devo subito contraddirmi, non è affatto un caso che siano i primi della lista. Li ho scoperti per caso e, poco dopo, ho avuto la fortuna di ascoltarli dal vivo all’Alcazar di Roma. Da quel momento, non me ne sono più liberata. Dal vivo sono incredibili, utilizzano una grande varietà di strumenti, dai sintetizzatori modulari al sassofono. La loro musica è capace di costruire atmosfere giocose e raffinate.
– Anna Castiglia

Anna Castiglia è una cantautrice siciliana, originaria di Catania. La prima volta che l’ho ascoltata mi ha catturata tantissimo la sua voce: morbida e espressiva. Non posso dire di amare ogni sua canzone, ma il suo modo di cantare mi piace da impazzire. Vorrei che mi cullasse la notte. In un’intervista ha detto di sentirsi una “cantautrice demodé”, e in effetti qualcosa di quel modo un po’ fuori dal tempo le appartiene davvero.
– EMMA

Di EMMA online si trova poco, e forse è un bene, la sua musica parla da sé. Nel suo ultimo album, ERA L’INIZIO, mescola caos e delicatezza, trasformando ogni brano in un viaggio intimo nella sua storia. Quello che colpisce è la sua voce, sempre intensa e carica di emozione. Non è assolutamente una musica di sottofondo, al contrario è un esperienza che chiede molta attenzione.
– Il Mago del Gelato

Il Mago del Gelato è una band milanese che ho visto per la prima volta sul palco del Primo Maggio e mi hanno conquistato al primo ascolto. La loro musica è un mix di jazz, funk e sonorità vintage. Ho ascoltato il loro album Chi è Nicola Felpieri? più volte e non vedo l’ora di rivederli dal vivo.
– Lauryyn

Lauryyn, cantante e autrice pugliese, ha qualcosa di primordiale e modernissimo insieme. La sua voce è potente, sensuale e sofisticata. Consiglio assolutamente di guardare il video sul canale Leggera della sua performance musicale.
Se potessi, li proteggerei da ogni giudizio affrettato o superficiale, quasi come fossero qualcosa di mio da custodire gelosamente. Eppure, allo stesso tempo, desidero condividerli, perché vale la pena dedicare loro ore di ascolto. Comunque, sono certa che ci siano molti altri talenti meritevoli che valga la pena esplorare al più presto.
Vorrei concludere con una riflessione tratta da uno scritto di Marlene Dietrich, che osservava quanto poco tempo abbia chi lavora per ascoltare davvero la musica, una perdita, diceva, per l’anima e per il sistema nervoso. Nell’industria discografica, è facile che l’urgenza del mercato lasci poco spazio a proposte meno immediate. Ma forse, se ci si concedesse più tempo per ascoltare, si scoprirebbero universi sonori lontani dal profitto, ma ricchi di valore e nutrimento per lo spirito.